Mente e Microbiota

Lo sport di endurance richiede non solo un'ottima condizione fisica ma anche una forte resilienza mentale.
La preparazione allo sforzo atletico fisico e mentale comprende una componente fondamentale: la nutrizione. Un piano nutrizionale ben strutturato può aiutare a potenziare le capacità cognitive e la resilienza mentale, ingredienti essenziali
per affrontare le sfide di lunga distanza.
I nutrienti consumati hanno infatti un impatto diretto sui livelli di energia, sulla concentrazione e sulla motivazione. 
Uno degli esempi più utilizzati riguarda gli acidi grassi omega-3, presenti in pesci come il salmone selvaggio, pesce azzurro, noci e vari oli di semi, i quali sono noti per i loro effetti positivi sulla funzione cerebrale e sull'umore.
Altrettanto importante è comprendere che il tubo gastrointestinale è molto più di un semplice sistema di digestione; è sede di un vasto ecosistema di batteri intestinali, noto come microbiota. Questi microrganismi influenzano vari aspetti della salute, tra cui l'infiammazione, la produzione di neurotrasmettitori e la risposta allo stress. Per uno sportivo di resistenza, una flora intestinale sana migliora l'assorbimento dei nutrienti, ottimizza l'energia e influenza l'umore e la motivazione.
La comunicazione tra intestino e cervello avviene attraverso vie neurali e chimiche.
I batteri intestinali producono metaboliti e neurotrasmettitori, come la serotonina, che possono influenzare l'umore e la percezione del dolore.
Un intestino sano quindi migliora la concentrazione e la lucidità mentale, fattori cruciali durante le gare.
Il piano nutrizionale di Factor23 si fonda anche sull'assunzione di alimenti che favoriscono un microbiota intestinale equilibrato. Ecco alcuni suggerimenti per gli sportivi di endurance:
Alimenti Fermentati: yogurt, kefir, kimchi e crauti sono ricchi di probiotici, che supportano la salute intestinale.
Fibre: Frutta, verdura, legumi e cereali integrali forniscono fibre prebiotiche, essenziali per nutrire i batteri buoni. Questo capitolo è studiato fin nei minimi dettagli nei test che eseguiamo, alla ricerca di squilibri nei biomarcatori analizzati.
Idratazione: Un corretto apporto idrico aiuta la digestione e il benessere intestinale, essenziale per le performance atletiche.
Evitare Alimenti Processati: Minimizzare l'assunzione di zuccheri raffinati e grassi saturi, che possono alterare il microbiota e causare infiammazione. Molta attenzione va rivolta anche verso il limitare la quota di acidi grassi vegetali infiammatori.
Un discorso a parte riguarda la parte emotiva. Per gli sportivi di lunghe distanze, lo stress può compromettere non solo le prestazioni fisiche, ma anche la salute intestinale. Uno stato di stress cronico può portare a disturbi gastrointestinali,
che a loro volta influenzano la capacità di allenarsi e competere. Pratiche di gestione dell’ansia, come meditazione e respirazione consapevole, possono aiutare a mantenere l'equilibrio del sistema intestino-cervello.
In conclusione l’asse intestino-cervello è un elemento chiave da considerare nella preparazione di uno sportivo di endurance. Investire nella salute intestinale attraverso una nutrizione equilibrata e la gestione dello stress non solo favorisce prestazioni fisiche superiori, ma promuove anche il benessere mentale. Per chi ama le lunghe distanze, comprendere questa connessione può fare la differenza tra una gara mediocre e una prestazione eccezionale, aprendo
la strada a successi duraturi nello sport.